I social media e la comunicazione in libreria
Intervista a Isabella Raggi, social media manager di UBIK librerie

Uno dei moduli del Corso di Alta Formazione in Gestione della Libreria è quello tenuto da Isabella Raggi, social media manager di UBIK librerie, su “I social media e la comunicazione in libreria” pensato per fornire ai futuri librai utili strumenti per curare l’immagine della loro libreria anche sui social.

Ciao Isabella: raccontaci chi sei, cosa fai nella vita e qual è il tuo ruolo all’interno del corso di Scuola Librai Italiani.

Nella vita mi occupo della gestione di eventi e comunicazione per le librerie Ubik, presenti sul territorio nazionale con centoventi punti vendita; oltre a questo, che è il mio lavoro principale, sono quattro anni che insegno nell’ambito dei corsi dell’Associazione Librai Italiani. Durante questi quattro anni il modulo è cambiato più volte perché i social sono in continua evoluzione, quindi bisogna conoscerne a fondo il potenziale e il funzionamento per imparare a usarli, non solo in modo corretto ma anche fruttuoso per promuovere con successo la propria attività.

Quali sono i temi che si affrontano durante il modulo?

In primis la comunicazione sulle pagine social: se prima si parlava solo di Facebook oggi bisogna considerare anche Instagram, social per eccellenza di contenuti visual sempre più decisivi per le interazioni con gli utenti.

Importante anche Google My Business, perché non bisogna dimenticare che la libreria è un’azienda e dunque una scheda fatta bene su Google aiuta gli utenti a trovarla e mettersi rapidamente in contatto con chi ci lavora.
I social rappresentano in tutto e per tutto la vetrina di una libreria, i cui valori e identità si esprimono attraverso i contenuti. Durante il modulo si parlerà di gestione dei piani editoriali, creazione di rubriche e l’importanza di storytelling e contenuti originali.

Come è cambiato il mestiere del libraio con l’avvento dei social?
Quali sono le cose che assolutamente un libraio deve fare e quali gli errori da evitare rispetto ai social e alla comunicazione di una libreria in generale?

Il libraio moderno è un libraio 2.0 che non si limita a vivere tra le quattro mura della libreria, ma allarga queste quattro mura grazie al web, permettendo a lettori, utenti e potenziali clienti di conoscere il suo ambiente ancor prima di entrare fisicamente nella libreria. Inoltre, il libraio 2.0 deve essere presente sui social e pronto a instaurare con il cliente ‘virtuale’ lo stesso rapporto che mantiene con uno in carne ed ossa, perché chi lo contatta attraverso lo schermo -se si riterrà soddisfatto- si trasformerà con tutta probabilità in persona fisica che si reca in libreria per acquistare.

Sicuramente un libraio oggi deve sapere come curare i social della sua attività e creare contenuti originali; va sempre più di moda fare video per mostrare i volti delle persone mentre lavorano o gli unboxing dei nuovi arrivi, e questo tipo di contenuto è importante perché racconta qualcosa, creando un legame meno ‘’filtrato’’ con l’utente.

Uno degli errori che non bisogna fare, ad esempio, è proporre contenuti privi di scopo e/o senso: contenuti copiati da qualcos’altro, copertine scaricate in bassa definizione, foto decontestualizzate -o peggio ancora, fatte male- danno l’idea di una comunicazione improvvisata.

Un’altra cosa che il libraio deve imparare sin dall’inizio è che sui social gran parte dei risultati si ottengono investendo in pubblicità: la comunicazione organica (ovvero i post non a pagamento) sono importanti per costruire l’identità della libreria ma in caso di eventi e attività o per promuovere l’azienda bisogna destinare un budget alle sponsorizzate, affinché i numeri e le interazioni crescano davvero.

Quali consigli darebbe oggi a chi si iscrive al corso per librai, rispetto alle tematiche affrontate?

Consiglio a chi vuole seguire il corso di essere curioso, perché la curiosità è fondamentale per imparare a conoscere il mondo dei social e anche per trovare le giuste ispirazioni. Sicuramente è importante iniziare a ‘’studiare’’ i profili di librerie avviate sia italiane che straniere, per capire i meccanismi di pubblicazione e le diverse tipologie di contenuto; ovvero, imparare a fruire un post non solo dal punto di vista di semplice utente ma anche di creatore di contenuti.

D’altronde, l’ispirazione può venire soltanto imparando da chi ne sa più di noi quindi, tenete sempre gli occhi aperti e non smettete mai di imparare.